In attesa della guida italiana, che sarà presentata a dicembre, la Michelin ha dato alle stampe e presentato l’edizione tedesca 2016, particolarmente attesa perché proprio quest’anno la “Rossa” di Germania raggiunge il traguardo del mezzo secolo. Sono dieci i ristoranti con le tre stelle, massimo riconoscimento concesso da Michelin, uno in meno dell’edizione 2015, per effetto di due chiusure e di un nuovo ingresso: è quello del 38enne Kevin Fehling che lo scorso anno ha creato, dopo un decennio di attività a La Belle Epoque di Lübeck, il The Table ad Amburgo. La Germania è, in Europa, la seconda nazione per numero di tristellati Michelin subito dietro la Francia, che guida la classifica con 26, e davanti a Italia e Spagna che ne hanno otto a testa, mentre a livello mondiale comanda il Giappone con una trentina di ristoranti al massimo livello, 12 soltanto a Tokyo. Tornando alla Germania, la crescita di livello della ristorazione è confermata dall’aumento del numero di bistellati (4 in più, 39 in tutto) e stellati (26 conquistano la prima stella e 15 la perdono, per un saldo attivo di 14 che porta il numero di “una stella” a quota 241). Migliora la posizione di Berlino, che conquista un nuovo “due stelle” e cinque “una stella”, ma la capitale tedesca continua a non esprimere un proprio ristorante tristellato, contrariamente a quanto è riuscito a fare il piccolo borgo (15 mila abitanti) di Baiersbronn, situato nel land del Baden-Württemberg, che ne esprime addirittura due, Restaurant Bareiss e Schwarzwaldstube.