Dopo aver conquistato le grandi stazioni ferroviarie, per le boulangerie di Vyta è giunta l’ora dell’espansione nei centri cittadini, cominciando da Roma. “Per la prima volta il concept del locale sarà esteso alla gestione di due importanti realtà nel panorama dei locali romani: la Casa del Cinema e l’Enoteca Regionale del Lazio”, dichiara a Pambianco Wine Nicolò Marzotto, presidente di Retail Group, società da 40 milioni di euro del gruppo Zignago Santa Margherita (holding della famiglia Marzotto) e che controlla il brand di fine food & wine. L’occasione per l’intervista arriva dall’ultima apertura nella stazione ferroviaria di Bologna Centrale, cui dovrebbe seguire entro fine anno quella di Firenze per completare un piano di aperture che vede già all’attivo Milano Centrale, Roma Termini, Torino Porta Nuova, Napoli Centrale e Venezia Santa Lucia. L’espansione non è passata inosservata e il quotidiano inglese The Guardian ha promosso la formula, inserendo il Vyta di Roma Termini nella classifica dei 10 migliori ristoranti nelle stazioni ferroviarie d’Europa. “Possiamo dire – spiega Marzotto – che è adesso che per Vyta sta iniziando una nuova fase. Dopo il riscontro molto positivo sul format e sul concept della nostra proposta di ristorazione in ambito ferroviario, siamo infatti pronti per metterci alla prova fuori dal contesto delle stazioni”.
Iniziate da Roma. Con quali tempistiche?
I Vyta delle due location cittadine sono state ottenute da Retail Group tramite la vincita di due gare di bando regionale: il bar di Villa Borghese sarà inaugurato il 14 ottobre, mentre per il locale di via Frattina bisognerà ancora aspettare qualche mese.
Quali altre location state valutando in Italia ed eventualmente all’estero?
Stiamo valutando alcune possibilità interessanti che si sono prospettate e che sono ancora in fase progettuale, come la gestione dello spazio ristorazione nella nuova palestra Heaven di Villa Borghese o, a Padova, la gestione della prestigiosa location Castello di Monselice. Data la risposta più che positiva ricevuta in questi anni dai clienti in Italia, contiamo sul fatto che il concept possa essere apprezzato anche al di fuori dei confini nazionali. Il banco di questa nuova prova sarà proprio l’apertura a Londra nel 2016, a Covent Garden, di quello che sarà a tutti gli effetti la prima sede internazionale di Vyta.
Avete in agenda l’ingresso negli aeroporti?
Allo stato attuale non abbiamo in progetto di espandere il nostro business nel canale aeroportuale.
Quali sono gli obiettivi economici del progetto Vyta?
Con i progetti in cantiere e quelli di prossima finalizzazione stimiamo che Vyta possa raggiungere un fatturato di 14 milioni nel 2016 e di 25 milioni nel 2017.